L'Osteopatia è una realtà riconosciuta in nazioni importanti tra cui Stati Uniti, Inghilterra, Francia e Belgio. In Italia si sta diffondendo da molti anni ed attende una regolamentazione. A Rieti è una metodica del tutto nuova, per questo il mio impegno è orientato alla sua diffusione, per farne conoscere ed apprezzare i principi e le potenzialità terapeutiche.
(fonte www.registro-osteopati-italia.com)
La storia dell’osteopatia è strettamente collegata, nelle sue fasi iniziali, alla vita di Still. La “data di nascita” dell’osteopatia è il 22 giugno del 1874, quando Still dichiara di sventolare la bandiera dell’osteopatia e ne enuncia i principi.
Nel 1892 fonda la prima scuola. La storia dell’osteopatia è contrassegnata dal continuo sviluppo teorico e tecnico, sia per l’evoluzione delle conoscenze neurofisiologiche, sia per le sperimentazioni di alcuni Osteopati sulle varie possibilità di correggere le lesioni osteopatiche (le limitazioni di movimento delle articolazioni). Questo ha anche portato allo sviluppo di diverse metodologie di approccio al paziente e modi differenti di interpretare il messaggio di Still. Alcuni hanno dato più importanza all’aspetto articolare basando in questo senso il tipo di trattamento, altri si sono orientati anche in altre direzioni (fasce, connettivo, cranio, visceri, fluidi, etc.). Questo, se da un lato ha creato incomprensioni all’interno del mondo osteopatico, dall’altro ha reso ancora più affascinante la materia. Il caso più eclatante è la teoria del meccanismo respiratorio primario e del movimento delle ossa craniche, elaborati all’inizio del XX secolo da William Garner Sutherland, allievo di Still. Sutherland applicò le teorie dell’osteopatia al campo cranico basandosi sull’intuizione che le suture delle ossa craniche fossero conformate in modo da permettere un movimento minimo, simile a quello delle ruote dentate di un finissimo ingranaggio, non percepibile visivamente. La sua teoria incontrò l’ostilità della maggior parte degli Osteopati, soprattutto per la mancanza di mezzi scientifici che potessero avvalorare la sua ipotesi. Fra i suoi principali allievi ricordiamo R. Becker, T. Schooley, A. Wales, V. Frymann. Oggi è possibile dimostrare e confermare vari aspetti della sua teoria e l’esperienza clinica ne dimostra ampiamente l’efficacia; ciononostante trova ancora resistenze all’interno del mondo osteopatico.
I contributi all’osteopatia sono venuti anche da scienziati, come il Dr. Irwin Korr neurofisiologo, il quale ha dato un importante contributo nel campo della neurofisiologia per cercare di spiegare le conseguenze delle lesioni osteopatiche. Citare tutti gli osteopati che hanno dato un contributo alla crescita dell’osteopatia sarebbe impossibile, ma oltre a Sutherland altri hanno aperto strade fino ad allora sconosciute o poco approfondite, come ad esempio Mitchell, Jones, Jealous, Barral, Tricot.
I successori di Still, oltre a sviluppare l’insegnamento del fondatore, hanno cercato di far risconoscere dal governo l’osteopatia come professione. E’ stato durante la presidenza di Theodore Roosvelt, che si rivolgeva agli Osteopati come paziente con ottimi risultati, che l’osteopatia è stata ufficialmente riconosciuta negli USA. Attualmente il piano di studi delle scuole osteopatiche è uguale a quello delle scuole allopatiche, con la differenza che i futuri D.O. (dottore in osteopatia) hanno corsi teorici e pratici sull’osteopatia.
I primi Osteopati arrivarono in Gran Bretagna agli inizi del XX secolo, creando la British Osteopathic Association nel 1911. Nel 1917 un allievo di Still, John Martin Littlejohn, fondò la British School of Osteopathy, alla quale hanno fatto seguito altre scuole come il London College of Osteopathic Medicine e la European School of Osteopathy in Maidstone. Già nel 1931 ci fu una proposta di legge per il riconoscimento ufficiale dell’osteopatia in Gran Bretagna, ma fu bocciato. Sono occorsi vari tentativi e alcuni decenni per ottenere il riconoscimento, arrivato nel 1993. Nel 1965 Thomas Schooley, Harold I. Magoun e Viola M. Frymann, allievi diretti di Sutherland, hanno tenuto il primo corso di osteopatia in ambito craniale a Parigi. Fra gli allievi, Francis Peyralade e Bernard Barillon, due fra i più famosi Osteopati francesi. Recentemente l’osteopatia è stata riconosciuta anche in Francia. Soprattutto in Francia sono state poste le basi per la diffusione dell’osteopatia in altri paesi europei, fra i quali, negli anni ottanta, l’Italia. Dalle iniziali due scuole, siamo passati alle venti attuali, più dieci scuole a tempo pieno. I primi diplomati hanno costituito nel 1989 il Registro degli Osteopati Italiani (ROI).
(fonte www.registro-osteopati-italia.com)
Andrew Taylor Still nasce il 6 agosto del 1828, nello stato della Virginia (USA). Il padre era un pastore metodista ed esercitava anche come medico. Still rivela fin da giovane un grande spirito di ricerca e creatività; i suoi interessi sono inizialmente rivolti all’ingegneria, in seguito verso la medicina. Frequenta una scuola di medicina a Kansas City, ma impara la professione da suo padre. La sua attività è tipica del medico di frontiera, frequentemente costretto a lunghi spostamenti per visitare un paziente e utilizzando mezzi terapeutici spesso inadeguati, come salassi, uso di purghe, etc. Durante la guerra di secessione svolge l’attività di medico militare; al ritorno dalla guerra perde tre dei suoi figli a causa di un’epidemia di meningite e un’altra figlia per una polmonite. Tutte queste esperienze lo mettono di fronte all’impotenza della medicina dell’epoca e lo inducono a cercare un modo diverso di curare le persone. I suoi studi ripartono quindi dall’anatomia; pratica numerose dissezioni che lo portano ad avere una profonda conoscenza del corpo umano e delle relazioni fra le sue varie componenti. Giunge alla conclusione che molte malattie possono essere curate senza l’utilizzo di farmaci, intuisce che la chiave sta nel trovare e correggere le malposizioni anatomiche che interferiscono con la circolazione sanguigna e l’attività nervosa.Nel 1874 proclama: ‘La regola dell’arteria è assoluta, universale; essa non deve essere ostruita, altrimenti sorge la malattia. Il corpo umano è la farmacia di Dio ed ha in sè tutti i liquidi, farmaci, oli lubrificanti, oppiacei, acidi ed antiacidi, e tutti i tipi di farmaci che la saggezza di Dio ha pensato necessari alla felicità dell’uomo ed alla sua salute.’ Comincia a trattare i suoi pazienti con successo utilizzando questa metodica che nel frattempo continua a perfezionare. Come tutti gli innovatori incontra molte resistenze fra i colleghi e nella società , ma la sua convinzione in ciò che sta facendo gli permette di proseguire per la sua strada. Decide di chiamare ‘Osteopatia’ questo suo metodo terapeutico spiegando lui stesso il perchè: ‘Le ossa sono il punto di partenza che ritengo sia la causa delle condizioni patologiche. Ho combinato ostèon (osso) con pathos (sofferenza) ed ho ottenuto come risultato osteopatia.’ Nel 1892 fonda la prima scuola di osteopatia a Kirksville (Missouri), The American School of Osteopathy, la cui prima classe è costituita da cinque donne e sedici uomini. Fra questi ci sono anche tre figli di Still ed un suo fratello. Negli anni successivi le iscrizioni aumenteranno notevolmente. Nel 1895 venivano visitate più di 400 persone al giorno presso gli studi osteopatici di Kirksvill. Nel 1897 scrive la prima edizione della sua autobiografia alla quale seguiranno altri libri (ricordiamo ‘Philosophy of osteopathy’; ‘Philosophy and mechanical principles of osteopathy’; ‘Osteopathy, research and practice’, recentemente tradotti in italiano) tuttora letti con interesse dagli osteopati di tutto il mondo e ancora fonte di ispirazione. Il Vecchio Dottore, come lo chiamano affettuosamente i suoi allievi, muore il 12 dicembre 1917, all’età di 89 anni. La tradizione riferisce che le sue ultime parole siano state: ‘Mantenetela pura, ragazzi. Mantenetela pura.’ Non sappiamo se sia vero, ma il suo amore verso la sua creatura ci porta a credere che lo abbia almeno pensato.